venerdì 1 febbraio 2013


Può una fotografia cambiare la vita di due persone?

Mi è capitato di discutere di questo tema quando, dopo aver visitato la mostra fotografica di Steve McCurry con un gruppo di amici, molti di ni sono stati pervasi da un certo senso di frustrazione (fotografica, meglio precisarlo). Domande tipo "ma in quei posti forse anche io avrei potuto..." o frasi tipo "ma a me occasioni così non capiteranno mai..." hanno iniziato a circolare fra di noi dandomi lo spunto per alcune riflessioni. Non mi dilungo su queste ma approfitto dell'occasione per raccontare qualcosa su un grandissimo fotografo, Herb Ritts, e sulla storia di una fotografia capace di influenzare il destino di due persone.

Herbert Ritts, figlio di un facoltoso imprenditore nel campo della mobilia e di una interior designer, nacque nella periferia di Los Angeles il 13 agosto del 1952. Studiò economia e storia dell'arte presso il Bard College di New York per poi tornare ad aiutare il padre nelle sue aziende. In questi anni maturò un sincero interesse per il mondo della fotografia ed iniziò ad approfondire questa materia iscrivendosi ad alcuni corsi serali. Crescendo nelle vicinanze di Hollywood ebbe la fortuna di incontrare e frequentare personaggi noti del cinema e giovani aspiranti attori: Steve McQueen era suo vicino di casa, il giovanissimo ed allora sconosciuto Richard Gere un suo caro amico. Da qui una delle caratteristiche che contribuirono al suo successo, il saper instaurare con le celebrità un certo tipo di rapporto, il saperle tranquillizzare davanti al suo obiettivo facendosi asecondare nelle sue richieste.

La prima grande occasione fotografica si presentò a Ritts nel 1977 durante un viaggio in auto attraverso il deserto insieme all'amico Richard Gere. Nei pressi di San Bernardino i due furono costretti a fermarsi a causa di una foratura. Gere, jeans e canottiera bianca, sigaretta in bocca, sostituiva la ruota e Ritts approfittò per scattare alcune fotografie. Tempo dopo queste fotografie vennero utilizzate per promuovere il film American Gigolò e vennero pubblicate nello stesso mese da riviste come Mademoiselle, Vogue ed Esquire. La forza di questi scatti contribuì a creare l'immagine di Gere e procurò a Ritts diverse importanti offerte di lavoro. Nel 1981 fotografò Brooke Shields e le foto furono giudicate talmente belle da meritare la copertina di ottobre della rivista Elle. Nello stesso anno fotografò Olivia NEwton-John per la copertina dell'album Physical e cinque anni dopo replicò lo stesso scatto con Madonna come protagonista, per la copertina dell'album True Blue.

Molti ritengono che Ritts abbia rivoluzionato la fotografia di moda aprendosi a foto di nudo di buon gusto e non volgari, creando attorno ai suoi soggetti il "mito di sex symbol". Influenzato dagli dagli studi sulla storia dell'arte è stato capace di ispirarsi alle sculture greche trasferendo quei concetti sui suoi modelli statuari da scolpire ulteriormente con la luce. E' stato uno dei primi a fotografare uomini gay e realizzare scatti con due uomini ed in questo modo ha potuto aprire provocatoriamente la strada a tante soluzioni che vediamo oggi applicate alla fotografia nel campo della moda. Alla prematura scomparsa, avvenuta nel 2002 all'età di soli cinquant'anni a seguito delle complicanze di una polmonite, sopravvivono le splendide fotografie scattate durante l'arco della sua carriera.


Questo delirio per arrivare ad una morale: non bisogna mai spegnere i propri sogni (in questo caso fotografici) bensì alimentarli perchè un giorno o l'altro il destino potrebbe metterci lo zampino e... forse quella foto scattata alla vicina di casa o all'amico durante una gita occasionale...


Helena Christensen 

Versace Dress, El Mirage, 1990

Naomi Campbell 

Naomi Campbell

Christy Turlington 

Djimon with Octopus 

Dizzy Gillespie

25 commenti:

  1. Come dire che la fortuna ti bacia quando sei nel posto giusto al momento giusto, anche se alcun posti sono più "giusti" degli altri.
    Comunque, onore a Ritts e un pò anche Richard Gere...diciamocela tutta.
    La foto scattata per Versace è straordinaria.
    Grazie per il commento Flavio.
    A presto.
    ...Si impara sempre qualcosa leggendo il tuo blog.

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    1. Ciao Valeria, grazie mille per il commento. Mi fa piacere che i contenuti del mio piccolo blog vengano apprezzati.

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  2. ho sempre ammirato Herb Ritts e i suoi lavori fantastici.
    ho lavorato per tanto tempo nella moda e le sue immagini rimarranno per sempre nell'immaginario universale degli addetti ai lavori e non. Grazie per averci ricordato un così grande artista, Flavio.
    post mitico, come al solito.
    un caro saluto!

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    1. Grazie Marina, sei davvero molto gentile. A presto :)

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  3. Ciao Flavio, mi piace molto Ritts. La tensione muscolare dei soggetti che ritrae mi fa venire immediatamente in mente il Lacoonte o il ratto di Proserpina. I muscoli sono marmo, o è il marmo che è vivo?
    E' vero, alcune volte sono determinati luoghi che possono influenzare in modo molto significativo uno scatto, però nello stesso tempo è quel quid che ogni fotografo ha a renderlo speciale.
    Penso a Bernd e Hilla Becher, alla fine fotografavano "solo" fabbriche ed strutture industriali.. ma con uno stile che vale assolutamente le loro quotazioni!

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    1. Ciao. Grazie mille per il commento e la preziosissima citazione; sono sempre stato affascinato dalle foto di Bernd e Hilla Becher... ho tentato occasionalmente di emularli ma la mancanza di soggetti adeguati dalle mie parti (e la mia poca bravura) non mi hanno certo aiutato. Un salutone :)

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  4. Non sapevo la 0storia delle foto con gere però una cosa è certa è vero che nella vita serve anche la zampa del destino ma se non hai talento non sfondi....salvo raccomandazioni!
    Don't Call Me Fashion Blogger
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    1. Vero, vero... ci vuole tanta fortuna ma quando questa arriva bisogna farsi trovare pronti.

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  5. Post super interessante caro <3 ti aspetto da me per un post dedicato agli outfits di "net-a-porter" xoxo Donny di www.thefashionfordonny.com

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  6. Interessante post. Ti ringrazio per i tuoi consigli mi hai fatto sorridere quando hai scritto "ah finalmente foto fuori casa" purtroppo il tempo a disposizione è poco e le foto vengono fatte con un cellulare e soprattutto in inverno che fa subito buio per me è difficile e quindi le faccio la mattina prima di uscire cinque minuti rubati .....spero un giorno di avere una macchina fotografica.....grazie ancora per il tuo commento. Marcella

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    1. Grazie per il commento :) Eh si, bisogna che inizi a fare un pensierino serio per il passaggio "cellulare -> macchina fotografica", ti si apriranno un sacco di nuove possibilità.

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  7. curioso come sempre questo blog.
    bellissimi scatti.
    (condivido la frustazione dei tuoi tuoi amici :-) )

    http://nonsidicepiacere.blogspot.it/

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    1. E' una frustrazione anche mia... :)
      Grazie del passaggio!

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  8. Veramente un bellissimo post, my dear.


    Grazie di cuore per le tue bellissime parole.

    Happy Valentine's DaY ♥

    Nicole

    www.nicoleta.me

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  9. che bello questo post!!!
    la vita alle volte può veramente sorprenderci!!!
    a presto!!

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    1. Davvero... a volte fai qualcosa cui non attribuisci particolare importanza ed un giorno... sorpresona!

      Ciao :)

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  10. Ok Flavio...non smetterò di inseguire i miei sogni...E ne ho tanti, troppi. E se, un giorno, la fotografia (che pratico a livello assolutamente dilettantistico) riuscisse a diventare un lavoro...ecco, allora sì che sarei felice! Un bacio

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  11. sono bellissimi i tuoi post, molto professionali ma anche molto appassionati, si vede che ti piace la fotografia!

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    1. Grazie mille per gli apprezzamenti ed il commento.

      Ciao :)
      Flavio

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  12. Grazie di cuore per le tue bellissime parole.

    Have a Great Week,

    Nicole

    www.nicoleta.me

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  13. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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