lunedì 15 luglio 2013

L'ultimo giorno d'inverno

"Quello di oggi è un post molto diverso dal solito, che di frivolo ha ben poco, anzi proprio nulla!"

Queste le parole d'apertura di un post letto un paio di settimane fa su Frivolezze provinciali, blog dove Margherita tratta abitualmente temi meno impegnativi e certamente più leggeri, dove racconta di moda e cucina e dove, attraverso le sue foto, ci mostra frammenti della sua vita.

Proprio per questo motivo quelle parole mi hanno colpito particolarmente ed incuriosito. In quelle poche righe ho potuto conoscere qualcosa di Anna Paola, sorella di Margherita, ed ho fatto la conoscenza con una malattia di cui non avevo mai sentito parlare, la glicogenosi. 

Le malattie rare... oltre ad essere tali sono anche sconosciute ai più, almeno fino a quando la nostra vita, per qualche strano caso del destino, non ci fa incrociare con qualche persona che ne è affetta; può essere un parente o un amico, il collega della scrivania accanto, una persona sconosciuta di cui leggiamo qualcosa su un giornale. Questo è lo strano modo in cui il destino mi ha fatto incrociare con questo strano nome, glicogenosi, quando in una mattina come tante altre pensavo di leggere qualcosa di frivolo aspettando il rientro di un collega dalla pausa caffè. 

Ho acquistato il libro e l'ho letto con grande interesse. Un Interesse che presto è stato superato dallo stupore nel trovarmi davanti ad una ragazza che a soli diciassette anni è stata capace di scrivere queste cose dimostrando un grado di maturità che molti, io per primo, non raggiungono neppure al doppio della sua età. Sulla  base delle differenti sensibilità di ciascuno, il libro può toccare corde diverse, favorire determinati ragionamenti, dare qualche risposta ai piccoli e grandi problemi del quotidiano. Si può capire che è stupido prendersela per certe futili cose che ci accadono tutti i giorni; che è possibile convivere con certi gravi problemi e provare ad accettarli. Dubito si possa leggere questo libro senza imparare qualcosa, senza fare almeno una piccolissima riflessione sulla propria vita. Io, oltre alle cose che ho appena scritto, sono rimasto particolarmente colpito dalle prime pagine, da quelle dove Anna Paola spiega perchè le piace il colore bianco. Chi mi conosce e conosce le mie foto sa che io adoro il bianco; nelle mie inquadrature lo cerco con forza ogni qualvolta mi sia possibile, ma non mi sono mai interrogato sulle ragioni di questa preferenza. Forse Anna Paola mi ha fornito una spiegazione ed anche voi, leggendo il suo libro, potreste scoprire qualche curiosità su voi stessi.

Non posso dire di aver capito qualcosa di Anna Paola e dei suoi stati d'animo, di come si sente a causa della sua malattia; ho sempre pensato che certe cose possano essere comprese a fondo solo quando le si vive in prima persona. Però ho capito qualcosa in più di me stesso e del mio modo di essere e spero che questo possa essermi utile per modificare alcuni aspetti del mio carattere. 

Per concludere senza annoiarvi ulteriormente con le mie parole (parole spesso leggere e non certo all'altezza di quelle usate da Anna Paola nel suo bel libro)... tutti possiamo fare un piccolissimo passo per aiutare lei e le persone che si trovano costrette a convivere con una così grave malattia. Acquistando il suo libro una piccola parte del ricavato verrà destinato alla Associazione Italiana Glicogenosi che sostiene i pazienti italiani affetti da questa malattia.

Il libro può essere acquistato in forma cartacea o digitale sul sito dell'editore [-> Tecnichenuove.com] o su Amazon [-> Amazon.it].

Auguro alla giovane Anna Paola di poter pubblicare presto altri libri, sarebbe sinonimo di tante cose per lei importanti, ed approfitto per ringraziare sua sorella Margherita che attraverso le pagine del suo blog mi ha fatto incrociare con questo delicatissimo tema.