domenica 13 gennaio 2013

Lois Greenfield dance photography




Alcuni mesi fa, dopo aver assistito ad uno spettacolo della Parsons Dance Company, ho scaricato dalla rete alcune foto da utilizzare come sfondo sul PC dell'ufficio. In quella occasione ho potuto ammirare alcune immagini bellissime che immortalavano attimi a mio avviso impossibili da congelare con un solo click. Ho pensato fossero fotomontaggi ed ho voluto approfondire. In questo modo ho scoperto la bravissima fotografa Lois Greenfield; in quel momento è nato in me il desiderio di raccogliere  e rielaborare un po' di materiale su di lei per proporvelo con la speranza che possiate trovarlo utile ed interessante.  


Lois Greenfield, nata negli Stati Uniti nel 1945, è una fotografa diventata famosa per la sua capacità di cogliere la forma umana in movimento e per il suo uso come elemento compositivo nella sua arte. E stata confrontata con Eadward Muybridge per la sua esplorazione del movimento umano, con Cartier Bresson per la capacità di saper cogliere il momento sfuggente. Le sue immagini di danza sono diventate quasi il metro di paragone per chi si dedica a questo campo della fotografia. Corpi sospesi a mezz'aria, contorti in posizioni quasi impossibili ed amalgamati fino a comporre geometrie sbalorditive. Guardando per la prima volta le foto della Greenfield si esprime sempre ed inevitabilmente lo stesso tipo di commento: "chissà quanto lavoro di photoshop per nascondere funi, cavalletti e sostegni utilizzati per mantenere sospesi i danzatori". Nulla potrebbe essere più sbagliato perchè lei, semplicemente, realizza davvero le foto di quei danzatori caturando attimi apparentemente impossibili. Il tratto distintivo del suo lavoro è proprio questo, nessuna corda o sostegno, nessun trucco digitale. Percorriamo brevemente la sua vita per conoscerla meglio.

Lois inizia la sua carriera come fotoreporter a Boston e spaziando nei soliti generi fotografici ottiene il suo primo incarico di danza. Quando nel 1973 si trasferisce a New York City inizia a specializzarsi nella fotografia di danza per il Village Voice ed altre pubblicazioni. "Nei primi anni '70 la danza stava raggiungimento una grande popolarità. Ho apprezzato il potenziale grafico fotografando la danza ed ho trovato un mercato pronto per le queste foto. Tuttavia mi sentivo frustrata dalla mia mancanza di controllo sui risultati". Per ottenere una maggiore controllo, Lois modifica il suo modo di lavorare ed anzichè andare nelle scuole di danza porta i ballerini nel suo studio. "I miei incarichi per Voice portavano continuamente nuovi gruppi di ballerini nel mio studi o, una nuova sfida ogni settimana. Le foto dovevano essere sempre diverse, in grado di stupire il lettore attraverso il giornale". Lois capisce che fotografare un grande pezzo di coreografia non significa necessariamente realizzare una grande foto e che per fotografare il vero spirito della danza deve trasformarsi ed assecondare le esigenze della macchina fotografica. Fotografare i ballerini che si muovono all'interno di una cornice anzichè durante i loro movimenti di avvicinamento ed allontanamento rispetto alla fotocamera, per esempio, garantisce una visione chiara dei soggetti che sono sempre a fuoco. Gesti ed azioni vengono dunque semplificate per adattarsi alla cornice. 


All'inizio della sua carriera la Greenfield sperimenta con le immagini sfocate per suggerire il movimento ma ben presto è andata nella direzione opposta. "Sono interessata a catturare un momento molto breve. Per farlo imposto sulla macchina fotografica un tempo di otturazione molto veloce ed utilizzo unità flash che lavorano ad 1/2000 di secondo. In questo modo i danzatori sembrano sfidare la gravità per un istante". Se state a guardare i ballerini nel mio studio, probabilmente non riuscirete a cedere il movimento che sto fotografando". Lois lo vede, naturalmente, grazie ad anni di esperienza; possiede un grande senso di tempo ed una forte capacità di previsualizzare le sue immagini.

I clienti editoriali di Greenfield includono Sports Illustrated, Time, Elle, Vogue, Life e The New York Times Magazine. Le sue fotografie sono state utilizzate nelle campagne pubblicitarie per gli orologi Raymond Weil, i tessuti DuPont, Cutty Sark Whiskey, Sony Music e Kodak. La Greenfield crea foto pubblicitarie e promozionali per le compagnie di danza in tutto il mondo ed ha iniziato a dirigere spot TV per compagnie di danza e spettacoli di Broadway. Due libri con le opere della Greenfield sono stati pubblicati da Chronicle Books negli Stati Uniti e da Thames and Hudson in Europa. Essi sono: Breaking Bounds (1992) ed Airborne (1998). Sue stampe in bianco e nero sono state esposte in gallerie e musei in tutto il mondo. Lois Greenfield vive a New York con il marito, Stuart Liebman ed i loro figli Alex e Jesse.


Fonti: Wikipedia, Kodak.com, Hasselblad.it
Diritti fotografici: © Queens Theatre © Lois Greenfield