Genova è conosciuta da molti come la"città della lanterna" in quanto il faro costituisce, insieme alla Cattedrale di San Lorenzo ed alla fontana di Piazza De Ferrari, uno dei suoi simboli più famosi. E' però abbastanza raro che qualche turista decida di venire a Genova con l'obiettivo primario di visitare la Lanterna, relativamente scomoda da raggiungere rispetto al centro storico ed alle solite mete turistiche.
Alcune fonti fanno risalire la costruzione di una prima torre sul promontorio di Capo di Faro al 1128, con una struttura piuttosto simile a quella attuale, composta da tre tronchi merlati sovrapposti. Un'antica leggenda vuole che il costruttore di questa torre, una volta terminata l'opera, sia stato gettato nel vuoto per impedirgli di realizzare una costruzione simile altrove. Sulla cima della torre venivano bruciati steli secchi di erica o di ginestra fino a quando, nel 1326, vennero sistemate sulla sommità le prime lampade ad olio. Nel 1940 fece la sua comparsa alla sommità della torre inferiore, ad opera del pittore Evangelista di Milano, lo stemma del comune di Genova. Nei primi del Cinquecento Genova era governata dai francesi e Luigi XII volle costruire proprio a Capo di Faro una fortezza da cui controllare la città, la fortezza della Briglia. Durante una insurrezione per liberarsi dalla dominazione francese i genovesi bombardarono la Briglia; anche la lanterna ne uscì malconcia e per una trentina d'anni rimase spenta. Nel 1543 la lanterna venne finalmente ricostruita ed assunse l'aspetto definitivo con il quale la conosciamo ai giorni nostri, con i suoi 77 metri di altezza, 117 metri sul livello del mare.
Nel 2001, con l’intento di collegare la città con il suo simbolo, venne venne costruita la passeggiata della Lanterna. Un percorso di circa 800 metri lungo le mura seicentesche ed ottocentesche che si affaccia sul Porto di Genova e che in qualche modo lo restituisce alla città.
Per chi arriva in auto a Genova il parcheggio più vicino è quello del vicino Terminal Traghetti, posto a poche decine di metri dall'inizio della passeggiata. Consiglio ligure per non pagare il parcheggio: prendendo un caffè o acquistando un prodotto all'interno della vicina galleria commerciale, sarà possibile ottenere due ore e mezza di sosta gratuita.
Arrivando in treno, per evitare una camminata abbastanza lunga dalla stazione, consiglierei di utilizzare la metropolitana fino alla stazione Dinegro, a poche centinaia di metri dall'inizio della passeggiata.
Prima di iniziare la passeggiata non dimenticate di scaricare sul vostro Smartphone l'App della Lanterna di Genova che raccoglie informazioni tecniche e storiche e che vi guiderà attraverso un "tour interattivo" nel corso della vostra visita. Lungo tutto il percorso della passeggiata si trovano inoltre numerosi cartelli informativi che, attraverso testi ed immagini, raccontano ai visitatori la storia della Lanterna e dell'area portuale genovese. Una volta percorsa la passeggiata si arriva alla biglietteria dove si può scegliere di visitare il solo parco (godendo della vista su Genova ed ammirando la Lanterna dal basso) oppure si può decidere di visitare il parco ed il museo e salire i primi 172 gradini della Lanterna. L'accesso alla parte superiore, trattandosi di un'area della Marina Militare, è interdetto. L'immagine sottostante vi mostra quello che vi apprestate a scalare... un bel respiro profondo ed inizia la salita. Non fatevi prendere dall'entusiasmo e dalla fretta di arrivare in cima, 172 gradini vanno affrontati con la giusta calma, senza slanci.
La splendida vista sulla città e sul porto vi ripagherà ampiamente della fatica.
Vorrei spendere ancora due parole sulla nuova illuminazione a LED della lanterna. Si tratta di un progetto realizzato grazie a SLAM che, in occasione dei 690 anni (1326 - 2016) dal posizionamento del primo lumino ad olio, ha regalato alla Lanterna una illuminazione che "veste" le facciate della torre con un gioco di sfumature colorate.
La sera del 14 Marzo, grazie a SLAM, Genova Turismo, Lanterna di Genova ed IGERS Genova, io ed un gruppo di Igers genovesi abbiamo potuto assistere all'accensione del nuovo sistema di illuminazione e godere da vicino questo magnifico ed emozionante spettacolo fatto di luci e musiche.
Spero con questa breve lettura di avere stimolato la curiosità di qualcuno; di quei genovesi che, abituati alla sua presenza, non si sono mai spinti a visitare il simbolo della propria città... e di quei turisti che hanno voglia di aggiungere una ulteriore tappa, forse un po' insolita, all'elenco delle tante bellezze cittadine.
Alcune fonti fanno risalire la costruzione di una prima torre sul promontorio di Capo di Faro al 1128, con una struttura piuttosto simile a quella attuale, composta da tre tronchi merlati sovrapposti. Un'antica leggenda vuole che il costruttore di questa torre, una volta terminata l'opera, sia stato gettato nel vuoto per impedirgli di realizzare una costruzione simile altrove. Sulla cima della torre venivano bruciati steli secchi di erica o di ginestra fino a quando, nel 1326, vennero sistemate sulla sommità le prime lampade ad olio. Nel 1940 fece la sua comparsa alla sommità della torre inferiore, ad opera del pittore Evangelista di Milano, lo stemma del comune di Genova. Nei primi del Cinquecento Genova era governata dai francesi e Luigi XII volle costruire proprio a Capo di Faro una fortezza da cui controllare la città, la fortezza della Briglia. Durante una insurrezione per liberarsi dalla dominazione francese i genovesi bombardarono la Briglia; anche la lanterna ne uscì malconcia e per una trentina d'anni rimase spenta. Nel 1543 la lanterna venne finalmente ricostruita ed assunse l'aspetto definitivo con il quale la conosciamo ai giorni nostri, con i suoi 77 metri di altezza, 117 metri sul livello del mare.
Nel 2001, con l’intento di collegare la città con il suo simbolo, venne venne costruita la passeggiata della Lanterna. Un percorso di circa 800 metri lungo le mura seicentesche ed ottocentesche che si affaccia sul Porto di Genova e che in qualche modo lo restituisce alla città.
Per chi arriva in auto a Genova il parcheggio più vicino è quello del vicino Terminal Traghetti, posto a poche decine di metri dall'inizio della passeggiata. Consiglio ligure per non pagare il parcheggio: prendendo un caffè o acquistando un prodotto all'interno della vicina galleria commerciale, sarà possibile ottenere due ore e mezza di sosta gratuita.
Arrivando in treno, per evitare una camminata abbastanza lunga dalla stazione, consiglierei di utilizzare la metropolitana fino alla stazione Dinegro, a poche centinaia di metri dall'inizio della passeggiata.
Prima di iniziare la passeggiata non dimenticate di scaricare sul vostro Smartphone l'App della Lanterna di Genova che raccoglie informazioni tecniche e storiche e che vi guiderà attraverso un "tour interattivo" nel corso della vostra visita. Lungo tutto il percorso della passeggiata si trovano inoltre numerosi cartelli informativi che, attraverso testi ed immagini, raccontano ai visitatori la storia della Lanterna e dell'area portuale genovese. Una volta percorsa la passeggiata si arriva alla biglietteria dove si può scegliere di visitare il solo parco (godendo della vista su Genova ed ammirando la Lanterna dal basso) oppure si può decidere di visitare il parco ed il museo e salire i primi 172 gradini della Lanterna. L'accesso alla parte superiore, trattandosi di un'area della Marina Militare, è interdetto. L'immagine sottostante vi mostra quello che vi apprestate a scalare... un bel respiro profondo ed inizia la salita. Non fatevi prendere dall'entusiasmo e dalla fretta di arrivare in cima, 172 gradini vanno affrontati con la giusta calma, senza slanci.
La splendida vista sulla città e sul porto vi ripagherà ampiamente della fatica.
Vorrei spendere ancora due parole sulla nuova illuminazione a LED della lanterna. Si tratta di un progetto realizzato grazie a SLAM che, in occasione dei 690 anni (1326 - 2016) dal posizionamento del primo lumino ad olio, ha regalato alla Lanterna una illuminazione che "veste" le facciate della torre con un gioco di sfumature colorate.
La sera del 14 Marzo, grazie a SLAM, Genova Turismo, Lanterna di Genova ed IGERS Genova, io ed un gruppo di Igers genovesi abbiamo potuto assistere all'accensione del nuovo sistema di illuminazione e godere da vicino questo magnifico ed emozionante spettacolo fatto di luci e musiche.
Spero con questa breve lettura di avere stimolato la curiosità di qualcuno; di quei genovesi che, abituati alla sua presenza, non si sono mai spinti a visitare il simbolo della propria città... e di quei turisti che hanno voglia di aggiungere una ulteriore tappa, forse un po' insolita, all'elenco delle tante bellezze cittadine.